Con uno schiacciante numero di 276 deputati favorevoli e solo 20
contrari, la Camera ha approvato in data 28 ottobre 2015 il DDL sul
reato di Omicidio Stradale e Lesioni Personali Stradali dando l'avvio a
un iter legislativo che, in caso di esito positivo anche nelle aule del
Senato, produrrebbe un' epocale svolta nel trattamento delle morti e delle lesioni per incidente stradale.
Visto il grande ed accurato lavoro fatto nelle aule della Camera sul
testo di legge stilato in sinergia con Giuseppe Cucca, relatore del
Senato, si prevedono tempi di approvazione piuttosto brevi, al punto che
Riccardo Nencini, Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, si
auspica una chiusura dei lavori entro la fine dell'anno, con la
realizzazione di una legge definitiva.
Un provvedimento di cui si parla da anni;
le modifiche sono state necessarie in seguito alle richieste avanzate
dall'Asaps-Associazione Lorenzo Guarnieri e da altri promotori con
l'intento di modificare il minimo della pena prevista in caso di gravi violazioni al Codice della Strada.
Nella
versione originale del testo di legge era previsto l'arresto in
flagranza di reato in ogni occasione di omicidio stradale, mentre era
facoltativo in caso di lesioni personali stradali. Con l'approvazione
dell'emendamento all'articolo 5, proposto in seguito alle proteste delle
varie associazioni, il testo di legge prevede ora l'arresto in flagranza di reato solo per i casi di omicidio stradale più gravi, per i quali sarà prevista una pena dagli 8 ai 12 anni di reclusione.
Per essere classificato 'grave' un omicidio stradale deve avvenire per guida sotto effetto di stupefacenti o in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico superiore a 1.5 grammi per litro.
L'emendamento è stato necessario anche per i numeri mostrati dagli
ultimi bilanci della Polizia Stradale. Secondo la Nencini, infatti, se è
vero che il numero di morti sulle strade si è nel tempo dimezzato, è
anche vero che sta vorticosamente crescendo il numero di morti provocati
da guidatori sotto effetto di droga o di alcool, in una percentuale che
supera il 25% del totale.
Secondo i dati Istat fermi al 2013, infatti, in Italia ci sono più di tremila morti l'anno
per incidenti stradali, quasi 10 al giorno, facendo registrare al Paese
il triste primato di Europeo in quanto a vittime della strada.